venerdì 12 giugno 2015

Sulle donne nude adotto da anni un criterio adamantino: sono favorevole se sono belle, se sono brutte sono contrario. Questa Eleanor ventitreenne ha gli occhioni cerbiatteschi delle inglesine che si truccano troppo per il sabato sera ed escono a frotte con abitini svolazzanti facendoti venire istintivamente voglia di portartele a letto tutte simultaneamente, almeno fino al momento in cui aprono bocca e passa ogni vaghezza*. Quindi, sono favorevole: anche se sta venendo subissata di improperi per essersi spogliata profanando non so quale montagna sacra del lontano oriente. La stigmatizza perfino l'esperto di viaggi Simon Calder il quale ha rammentato a lei e agli inglesi tutti che quando si mette piede in un altro paese bisogna ricordarsi che lì vigono regole diverse e che bisogna rispettarle, anche se non le si condivide. Considerato che Calder lavora per la Bbc ma scrive anche per l'Independent, il più progressista dei quotidiani favorevoli ad accoglienza e multiculturalismo**, se ne deduce che se il principio fosse valso non solo per gli inglesi che vanno ma anche per gli stranieri che vengono l'Inghilterra sarebbe stato un posto migliore e magari sarei rimasto a vivere lì.


*Nota: Una notte a Londra una passante neanche tanto male mi saltò al collo alla scoperta che ero italiano proferendomi in rapida successione le tre sole parole nostrane che conosceva - "Ciao, ti amo, vaffanculo!" - che nella fattispecie erano sintomo della sua contingente ubriachezza ma potevano essere anche considerate come condensato resoconto di ogni possibile fidanzamento.

**Nota: L'Independent fa tuttora autorità sui quotidiani progressisti italiani, i quali per dimostrare apertura mentale estesa finanche all'ortografia non di rado lo chiamano Indipendent.